mercoledì 27 maggio 2020

I Leoni di Sicilia

LA RUBRICA DEL MERCOLEDI'

Buon pomeriggio amici Librosi, oggi una nuova recensione per voi.

Il libro di cui parleremo oggi è "I Leoni di Sicilia", libro primo della saga dei Florio di Stefania Auci.

INFORMAZIONI BASE:

TITOLO: I Leoni di Sicilia;
SCRITTRICE: Stefania Auci;

GENERE: Storico;
CASA EDITRICE: Editrice Nord;
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 6 Maggio 2019;

NUMERO PAGINE: 448;
PREZZO: 18,00 Euro.


TRAMA:

(Vi consiglio di non leggere la trama, secondo me fa spoiler, godetevi la storia senza sapere nulla).

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, Paolo e Ignazio Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistando case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione...

E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri - il Marsala - viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno - sott'olio e in lattina - ne rilancia il consumo...

In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l'espansione dei Florio, ma l'orgoglio si stempera nell'invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque <<stranieri>>, <<facchini>> il cui <<sangue puzza di sudore>>.
Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell'ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e - sebbene non lo possono ammettere - hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto - compreso l'amore - per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattacabile.

Intrecciando il percorso dell'ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana - dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia -, Stefania Auci dipana una saga familiare d'incredibile forza, cosi viva e pulsante da sembrare contemporanea.




LA MIA OPINIONE:

Romanzo storico bellissimo e scritto in modo splendido.

Mi piace come Stefania Auci ha diviso il romanzo, cioè all'inizio di ogni nuovo capitolo c'è la vicenda storica degli anni di cui si parla.

Le perle di questo romanzo sono i proverbi siciliani.

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La storia inizia con due fratelli, Paolo e Ignazio Florio, che partono da Bagnara Calabra per andare a Palermo e portare avanti la bottega di spezie.
Da quel giorno la loro crescita sarà sempre più veloce, diventando in poco tempo sempre più ricchi e importanti.

Nel romanzo si intrecciano il lavoro dei Florio con le loro vicende familiari.

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⭐⭐⭐⭐⭐ Stelle su 5.

A "I Leoni di Sicilia" do ad occhi chiusi 5 stelle perchè la storia ti prende già dalle prime pagine e grazie alla penna di Stefania Auci riesci ad affezionarti a tutti i personaggi, anche quelli con il carattere più spigoloso.

Sicuramente metto anche il fatto che sono siciliana e che soprattutto sono stata a Favignana e ho visto i paesaggi descritti. 

Amo come all'interno del romanzo ci siano frasi e discorsi in dialetto siciliano.

I MIEI PERSONAGGI PREFERITI:
Ignazio Florio (fratello minore di Paolo) mi è piaciuto il suo carattere, il modo che sa tenere la calma anche se dentro è una furia.

Giulia Florio (moglie di Vincenzo): in quei tempi dove le donne non dovevano intromettersi negli affari degli uomini, lei voleva far parte di questo mondo e spesso diceva la sua, anche se al marito non andava bene.  
In poche parole amo il suo carattere forte.

CITAZIONE:

"Guardati stu' figghiu
guardati quant'è beddu
dormi dormi
dormi cuntentu
cà chista e l'ura,
chistu è lu momentu
e veni, veni sonnu
e veni pigghiatillu 
a stu' figghiuzzu meo piccilirillu".

LE VOSTRE OPINIONI:

- Avete letto "I Leoni di Sicilia"?
- Cosa ne pensate?
- Se ancora non l'avete letto vi ho incuriositi?

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